Il giorno prima di Creativi in rete decisi che avrei scritto questo post, mentre ero lì che ripassavo per benino le mie slide (detta così sembra una cosa tranquilla, ma in realtà avevo i sudori freddi).
Oggi lo scrivo, modificando leggermente la frase che avevo usato nelle mie slide, rendendola più generica e adatta al brand (da ‘La grafica del tuo sito…’ a ‘Il design del tuo brand…’), anche se il concetto di base rimane lo stesso.
Per quanto grafica e design, ormai lo sappiamo benissimo, non siano gli unici elementi che compongono un brand, sono comunque il primissimo elemento ad attirare un possibile target (meglio se il giusto target, no?).
Il carretto dei gelati.
Mettiamoci per un attimo dalla parte del target (che poi ci sarà sicuramente qualcosa per cui siamo noi il target!) e pensiamo alle condivisioni di post sui social: su alcuni ci clicchiamo e ci addentriamo nel loro contenuto, su altri invece no, anzi a volte neanche li notiamo, perché probabilmente non siamo noi il loro target.
Ed ecco il carretto dei gelati! Per i bimbi è inconfondibile il suo campanellino, la sua forma, i suoi colori. Loro sanno benissimo cosa aspettarsi da quel carretto, e sanno che è ciò che più desideravano in quel momento!
Ma non fermiamoci all’immagine condivisa sui social (o al carretto che passa!), perché nel momento in cui clicchiamo e atterriamo sul sito da cui proviene quel post, diventa importante anche l’ambiente che troviamo lì: se ci piacerà la sensazione che proviamo nel visitare quel sito, sicuramente ci ricorderemo di tornarci. Qui ovviamente entra in gioco anche il contenuto: in questo ambiente dobbiamo anche poter addentare il contenuto che l’immagine ci ha fatto capire di trovare. Non è che il carretto dei gelati poi in realtà vende hot dog!
Questo meccanismo viene favorito tantissimo dalla presenza di due fattori fondamentali in un brand:
1. Uno stile riconoscibile, che sia riconducibile visivamente al proprio brand.
2. La coerenza, ovvero un’impostazione base con cui comunicare quello stile, per aiutare l’utente a ricordarsi di noi.
Questi due fattori sono strettamente legati tra loro, perché è anche la coerenza stessa a definire uno stile.
A me possono piacere molto i jeans, ma non è assolutamente nel mio stile indossare quelli a zampa. Anche se vedendoli addosso ad altri mi piacciono, non sarei coerente con il mio stile indossandoli.
Dando un ‘occhiata ad alcuni esempi, si nota subito che ognuno ha il proprio stile, e lo mantiene coerente grazie soprattutto alla presenza ricorrente di 3 elementi:
1. Logo
2. Font
3. Palette colori
Questi sono gli elementi che dovrebbero rimanere fissi, non cambiare in continuazione.
Per fare in modo di riuscire velocemente e coerentemente a mantenerli presenti, bisogna imparare ad utilizzare un proprio template.
Un template è un ‘modello’, che avrà degli elementi fissi, evitando così di doversi ricordare ogni volta di inserirli e in che posizione e con che dimensioni. Andrà usato ogni volta che servirà creare un ‘immagine per un nuovo post o per la condivisione sui social o anche per i nuovi prodotti da inserire nello shop. Si può salvare un template per ogni diverso utilizzo.
Strumenti per creare un tuo template.
Come sapete io tifo per Photoshop, e prima o poi vi spiegherò bene il perché, ma in rete esistono valide alternative, anche gratuite:
Canva
Pixlr
PicMonkey
e l’ultimo scoperto, che vi invito davvero a provare, è Befunky
Risorse per le immagini?
1. Fatele voi! Secondo me dovreste crearle voi, il più possibile. Vi rappresentano meglio se sono vostre, rendono unico il vostro stile. In fondo, come abbiamo visto qui esistono un sacco di app o software con cui editare o migliorare i vostri scatti, anche quelli fatti con lo smartphone!
2. Siti di stock immagini. Il mio consiglio però è di personalizzarle comunque, ritagliandole e usando solo alcuni dettagli (tanto hanno sempre una risoluzione altissima, potete permettervelo!) oppure utilizzando strumenti come Pixlr o Canva per applicare filtri ed effetti.
3. Ultima possibilità è quella di sbizzarrirvi con i mockup. E qui trovate tutto!
Per concludere, direi che la chiave di tutto è la personalizzazione. Personalizzate per distinguervi e per farvi riconoscere.