Creativi in rete, due giornate di workshop e incontri sul tema del network e della presenza online, è stato organizzato dalle Paole (Paola Bologna, blogger di Oltreverso, e Paola Tartaglino, blogger di We Make a Pair) insieme a Gabriella Trionfi di Hobbydonna, all’interno della manifestazione Manualmente, rassegna della manualità creativa femminile.
Io sono stata invitata come relatrice per il panel “10 segreti per i creativi sul web“.
Giovedì mattina, 24 settembre, ero pronta in stazione, diretta al Lingotto Fiere, con le slide in mente e la cioccolata in borsa, pensando di non esser pronta per parlare ad un pubblico di circa 250 persone.
Sul treno pensavo –ma cosa diavolo mi è saltato in testa per accettare una cosa così, non lo so! Io che non solo non parlo in pubblico, ma sono pure abbastanza asociale-timida-presamale da non riuscire a rivolgere la parola al vicino di sedia in un workshop qualunque. –
Poi ho pensato che ormai come andava andava, e che tanto, come mi ha scritto Gabriella Trionfi, le mie slide erano venute così bene che sarebbero bastate a catturare il pubblico. Quindi, chissene, male che vada qualcosa di buono lo avrò fatto (le slide!).
Arrivata al Lingotto incontro Gaia Segattini con Francesca Baldassarri, mentre ritirano il loro pass. Mi avvicino, mi faccio riconoscere (prima volta che ci vediamo dal vivo!) e sono subito baci e abbracci. Finiti i baci e abbracci però si svelano anche loro due in ansia come me.
Come me! Capite?!
Pensare che due così possano essere in ansia mi ha mandato ancora più in ansia. Però ho anche pensato che tre in ansia sono meglio di una sola, almeno ci facciamo compagnia!
La mattinata inizia così quindi: con gente in ansia che al bar prova a chiedere dell’alcol invece che del caffè e non riuscendo ad ottenerne si dopa poco dopo con della passiflora (che poi ho saputo che ha iniziato a girare ‘sta passiflora, ma non a tutti faceva effetto!).
Iniziamo quindi!
Saliamo su quel tanto temuto palco, io, Francesca Marano e Marianna di Zandegù, le prime tre, accanto a Gabriella Trionfi che dirigerà i passaggi tra le varie relatrici, presentandole e introducendole sempre piena di ammirazione.
Io ero la seconda. Dopo La Marano. Lei si deve sempre mettere il timer, perché altrimenti fa salotto. Ma come fa? Così tranquilla con un pubblico davanti, la guardavo e pensavo che stava buttando addosso a quella gente un sacco di informazioni preziose e brillanti come i glitter che lei adora tanto, e lo fa con una naturalezza che, quando sei dalla parte del pubblico, davvero quasi quasi ti viene da tirar fuori il te e passarle i biscotti.
Poi ho iniziato io e le mie prime frasi le ho praticamente dette a memoria, agitatissima. Ma dopo quelle prime, mi sono sentita un po’ meno agitata. Avevo facce conosciute in prima fila, che mi sorridevano e mi davano la carica, e facce offuscate dietro, perché volutamente non avevo portato gli occhiali, così, per rendermi meno conto.
Finito il mio turno mi sono letteralmente goduta gli interventi dopo.
Sono stati tutti, dal primo all’ultimo, concentrati di informazioni utili, da mettere subito in pratica, e lo si percepiva nel pubblico, intento a prendere appunti e inchiodato alle sedie anche se gli stomaci ad un certo punto brontolavano atrocemente.
Basta lamentarsi, kill Calimero! @RitaBellati #creativinrete #manualmente15 pic.twitter.com/alTnwvjMMw
— Carmen Tortorella (@CaTortorella) 24 Settembre 2015
Gli interventi hanno trattato argomenti che riguardavano la presenza in rete attraverso un blog (Francesca Marano), i propri contenuti visuali (io), la realizzazione di perfette about page (Enrica Crivello, anche lei ha un modo di fare con il pubblico, che adoro!), come realizzare un corso (Marianna Martino di Zandegù, che sia messo a verbale, ha ancora un buono di 15 parolacce da parte. Ne ha dette poche!), il cliente ideale (Gioia Gottini, che mi dà sempre la carica, davvero!), come trasformare la propria passione in un vero lavoro (Rita Bellati di Faccio e Disfo, che è stata emozionante!), tutti i vari aspetti fiscali legati all’attività dell’ handmade (Carmen Fantasia, commercialista con una conoscenza esagerata di tutti gli aspetti riguardanti il settore artigianato e regime dei minimi) e infine un reale esempio di blogger che è riuscita a realizzare tutto questo (Gaia Segattini AKA Vendetta Uncinetta).
Nel pomeriggio ci sono stati i workshop a numero chiuso, ma io sono andata via, perché quel giorno era anche il compleanno di mia figlia piccola, che faceva 8 anni. E in fondo sapevo che sarebbe andata bene, anche per questo motivo.
Il venerdì il tema era il “fare network“. Ci sono stati presentati validissimi esempi esistenti, ma non solo come case study.
Ecco, questa cosa a me ha colpito molto: ogni donna che è salita su quel palco per presentare la sua esperienza di network, lo ha fatto un po’ come se lo stesse raccontando alla sua più cara amica. I numeri, i dati e quant’altro, sono stati riportati molto lateralmente. In realtà ci è stato raccontato come, in un momento di sconforto, il fare rete le abbia aiutate a superarlo.
Che poi sia anche diventato un successo non era la cosa più importante. Era importante il fatto che la forza, l’ammirazione, l’energia, il senso di appartenenza e di supporto che si riescono ad avere da una rete, siano a volte una vera e propria salvezza.
In fondo io, asociale e timida e presamale come sono, l’ho sempre saputo che l’essere umano è fatto per stare in compagnia, e che ha un bisogno estremo degli altri, sia per dare che per avere, e per questo poi alla fine mi obbligo a fare ciò che non farei. Oh, e alla fine va sempre abbastanza bene, eh!
Ma come lo hanno trasmesso queste donne a Creativi in Rete, non credo possa essere ancora messo in dubbio.
Quindi, per confermare tutto questo “fate network che fa bene” la giornata si è conclusa con la bicchierata, con tante chiacchiere, tanti abbracci, tanti consigli dati e avuti e una carica che ognuna lì presente, ci scommetto, si è portata a casa volentieri.
Io spero solo in una prossima edizione, e mi sa che non sono l’unica, perché come molte hanno detto: una cosa così ci voleva proprio!