Quando ho aperto partita iva non avevo organizzato in alcun modo la mia attività, semplicemente dovevo risolvere il poter fatturare ciò che non potevo più far rientrare in ritenute d’ acconto.
La metodologia del mio lavoro, gli obiettivi della mia attività, la mia attività, non erano argomenti che mi interessava approfondire. In realtà non feci altro che pensare ‘sono una web designer. Prima lo ero come dipendente, ora continuo a fare ciò che so fare ma da freelance’. Nulla di più. Era solo una questione pratica quella della partita iva.
In web agency, la gestione del cliente spesso era affidata a noi web designer. Gli innumerevoli appuntamenti senza argomentazioni predefinite, le improvvise e lunghissime telefonate col cliente a cui non funzionava la posta e le riunioni mattutine con i capoccia che poi alla fine erano solo interminabili colazioni, erano le cose che avevo pensato di poter eliminare per lavorare meglio, ma non avevo invece considerato ciò che avrei potuto aggiungere per migliorare.
Il flusso di lavoro in web agency era praticamente inesistente. Gli obiettivi non erano mai del sito, ma dell’agenzia, ed erano di solito:
1. Dimostrare al cliente che noi ‘ci stiamo impegnando’, fissando inutili appuntamenti periodici.
2. Consegnare.
Quindi da freelance ho dovuto creare un flusso di lavoro efficace, ma solo dopo aver pagato le conseguenze della sua mancanza, più volte.
I compiti a casa.
La prima volta che li ho proposti ad un cliente, li ho chiamati così, per renderli più simpatici.
Comprendono un piccolo questionario e la creazione di una board segreta su Pinterest, che il cliente condividerà con me.
Le domande del questionario mi sono state ispirate dalla lettura di “Chi ha paura del business plan?” di Francesca Marano.
Le domande riguardano per lo più il target del brand e il prodotto o servizio proposto. Ma sono personali, riescono anche a farmi capire un po’ i valori del mio cliente , del suo business e del suo cliente ideale.
Questo è un aspetto che prima non riuscivo molto bene a inquadrare: gli appuntamenti con il cliente tendevano a diventare dispersivi e spesso dimenticavo cosa dovevo davvero portarmi a casa da quei colloqui.
In questa maniera riesco a focalizzare meglio tutto il processo del progetto, e a volte capita che anche il cliente ne tragga vantaggio, mettendo nero su bianco alcuni aspetti che forse non aveva mai approfondito.
La board su Pinterest invece era uno strumento che prima utilizzavo da sola, nel senso che il cliente mi comunicava ciò che voleva per il suo progetto ed io cercavo di tramutare il tutto in immagini, che mi ispirassero nella realizzazione delle prime bozze.
Pinterest ha sempre funzionato benissimo per me, sia sul lavoro che su altri aspetti più personali, ad esempio quando dovevo ristrutturare casa è stato ottimo nello schiarirmi le idee! E dato che Pinterest funzionava così bene con me, perché non fare partecipare anche il cliente?
Una delle mie migliori decisioni! All’inizio temevo che qualcuno mi rispondesse – e come si usa? che cos’è? – Però finora non mi è ancora successo, quindi vado avanti, soddisfatta!
I vantaggi per il cliente:
1. Il cliente percepisce il senso del ‘lavorare insieme’, perché è semplicemente più partecipe. Non come se ordinasse due pizze, capite?
2. Quel questionario spesso lo aiuta a far chiarezza su aspetti che erano ancora latenti
I vantaggi per me:
1. Io mi sento più partecipe, perché diventa tutto come se anch’io facessi parte della nascita o della rinascita di un brand. Ne percepisco la storia e gli obiettivi che si porta dietro, e mentre il mio lavoro procede quel brand finisce immancabilmente per entrarmi nel cuore.
2. ho smesso di odiare i clienti, perché ora li capisco meglio, e loro sono davvero propensi a farsi capire se gliene diamo gli strumenti, giuro.
3. Pinterest batte di gran lunga gli interminabili appuntamenti in cui si parla di quanto si sia esperti e radicati nel proprio settore e di come ci piacciono quei loghi fatti in quello stile lì.
Metti una board di Pinterest ed è tutto più chiaro. In fondo anch’io rispondo meglio con le immagini, mica solo gli utenti! 🙂