Scegliere il font giusto per il tuo blog o shop online, vuol dire definire con un tratto ancora più caratteristico e personale, l’immagine del tuo brand online.
Ma non solo: vuol dire soprattutto migliorare la leggibilità e quindi l’esperienza dei tuoi lettori sul sito.
Hai presente i blog in cui i titoli dei contenuti presenti nella sidebar sono ad esempio in corsivo? Oppure i titoli dei post, o ancora i testi dei pulsanti con fonts diversi dal resto del sito?
Puoi averlo anche tu, sai?
Anzi, se hai fatto sviluppare una brand board, DOVRESTI avere il tuo font anche nel sito e nella comunicazione online.
I web fonts.
I web fonts sono quei fonts alloggiati sul web, non più sul pc.
Sia i siti web che vogliono utilizzarli, sia gli utenti che accedono ai siti che li utilizzano, possono visualizzarli correttamente.
Prima non era così: sul web si potevano visualizzare solo i fonts che erano presenti sul proprio pc o Mac.
Oggi quindi puoi avere il font del tuo brand sul tuo sito web. Come testo , non come immagine.
Ma cosa cambia -dirai- se il mio font lo inserisco in un’immagine e lo piazzo bello in vista nell’header del sito? Lo stile riconoscibile del mio brand è comunque visibile e contribuisce a rendere il mio blog o il mio shop unico!
Cambia, eccome!
Intanto la SEO.
Cambia che gli spider dei motori di ricerca non leggeranno la tua immagine come avrebbero letto invece un bel H1 di titolo. Certo, leggeranno l’attributo Alt della tua immagine (perché tu lo metti, vero?!), ma soprattutto nel caso di keywords importanti per il tuo sito, meglio usare un H1, H2 o H3, che come importanza gerarchica per la lettura da parte degli spider, sono prima del alt della tua immagine.
Cambia la velocità di caricamento della tua pagina, che sarà per forza compromessa proporzionalmente al numero di immagini presenti. Meno immagini : più velocità. E il page speed incide sulla qualità del sito web, che incide a sua volta sull’ indicizzazione.
Serif o Sans Serif?
I fonts si dividono in due grandi famiglie: Serif, ovvero con le grazie, e Sans Serif, ovvero senza grazie. Le grazie sono quei ghirigori che alcuni caratteri hanno (tipo il Times New Roman).
Nella grafica è risaputo che il serif si adatta meglio alla lettura su carta, mentre il sans serif va bene per la lettura su schermo, stanca meno gli occhi e risulta più ‘pieno’.
Ma nulla vieta di abbinarli! Ad esempio usare per i titoli dei post un serif non guasterà la vista a nessuno, anzi, distinguendo nettamente (anche utilizzando dimensioni diverse) i titoli dal corpo del testo, agevoleremo la lettura sul nostro sito.
Quindi sì agli abbinamenti, ma con due raccomandazioni:
1. Non troppi. Due o tre fonts diversi andranno più che bene. In linea di massima basati sulla tua brand Board, oppure guarda ‘da lontano’ l’insieme della tua home. Perché anche ai vari banner dovrai fare attenzione, che non contengano altre tipologie di fonts in contrasto con quelli già scelti da te. Insomma, ricordi il discorso su armonia e ritmo che facevo per i colori? Ecco, vale anche per i fonts.
2. Scegli fonts leggibili. Soprattutto adesso che vanno molto gli handwritten, fai attenzione che siano leggibili, perché va bene che siano molto molto belli i corsivi, ma se non riesco a distinguere una F da una T, non mi dimostri molta ospitalità sul tuo blog, no?
WordPress tip: se hai WordPress self hosted, ti basterà installare questo plugin per scegliere tra i tantissimi web fonts di Google e utilizzarli subito sul tuo sito.
E per finire ecco 8 free fonts per il tuo blog o shop online, da aggiungere alla tua pin board per la typography (Cosa?! Non hai una pin board dove collezioni i fonts più belli? Dai. )
Coneria Script – Euphemia – English Essay – Kalinga – Jarman Dotty – Lao ui – Linowrite – Ebrima